Casalinghi disperati

Voi forse non lo sapete, ma tutti noi siamo sorvegliati.
Anzi, dirò di più: siamo sorvegliati, analizzati, misurati, pesati, statisticizzati.
Ogni nostra azione produce uno o più moduli, cartacei e non.
Mettiamo, ad esempio, che ad uno venga l’idea di sposarsi…
Ok, nulla di strano no?
Certo che no.
Tutti sanno che un matrimonio, nella migliore delle ipotesi, genera un flusso di documenti, un turbinìo di carte bollate, certificati e attestazioni che ha pochi paragoni, forse solo la valutazione di impatto ambientale dell’Alta Velocità è paragonabile ad un matrimonio dal punto di vista della burocrazia.
Tra i vari moduli che vi troverete a riempire -o che qualcuno riempirà per voi- c’è il D3, un questionario (anonimo) contenente notizie riguardanti il vostro matrimonio.
Al punto 6, riguardante la "Condizione professionale o non professionale" leggiamo (a sinistra per Lui, a destra per Lei):

Punto 6

Mettiamo ora, per ipotesi, che al Lui capiti di sposare una Lei in servizio di leva.
Impossibile, il modulo non lo prevede!
Mettiamo poi che, essendo Lei militare, si decida di comune accordo che Lui porti avanti la casa (si è forse mai visto un militare che ramazzi a casa invece che in caserma?)…
Impossibile, il modulo non lo prevede!
Insomma, il povero casalingo e la povera militare potrebbero trovarsi in una condizione assai scomoda, non essendo riconosciuti dalle casistiche ufficiali; praticamente come un matrimonio fra gay (anch’esso non previsto dal modulo, ovviamente).
E comunque una domanda mi sorge spontanea: ma è possibile che una donna che sta a casa sia considerata una casalinga mentre un uomo che sta a casa debba per forza essere un disoccupato?

45 pensieri su “Casalinghi disperati

  1. Beh gli uomini stranamente non sanno mai cosa fare a casa. Io non sto mai ferma e non parlo solo di occuparmi della casa. Che ne so, io dipingerei, lo farei per ore se avessi tempo e ispirazione. Oppure finirei i due libri che sono sul mio comodino. Studierei inglese e pianterei quei benedetti semi di basilico e ……beh certo che voi uomini siete un po’ privi di fantasia e state perdendo il gusto del tempo libero. Almeno a mio modestissimo parere 🙂

  2. No, non ti preoccupare. adesso siamo disoccupati tutti e due, maschi e femmine. La vera parità è nella comunione di sventura sociale. Cambieranno presto i moduli credo. A meno che il senso sia un altro: e cioè che due disoccupati i soldi per un matrimonio non ce li hanno. Sigh… Sob.
    Ah, ma i moduli per il matrimonio precario (per adeguarsi ai tempi) li hanno stampati di già?

  3. Queste sono le contraddizioni di una società che cambia troppo in fretta. Vedrai che quando avranno ovviato alle lacune da te rilevate ne salteranno fuori delle altre. Ciao.

  4. a me la cosa che fa piu’ ridere e’ il titolo.
    comunque non e’ solo la burocrazia: in ufficio un collega si e’ preso la paternita’ mentre la moglie e’ tornata al lavoro e ‘lo hanno scherzato’ tutti, si e’ sentito in dovere di giustificarsi spiegando il perche’; il gioco dei ruoli e’ nella nostra testa.

  5. pyperita, direi che è un interesse… uhm… professionale?

    simichan, di alcuni uomini penso sinceramente che dovrebbero fare come gli specchi: riflettere in silenzio…

    Le1ChatNoir, “voi” uomini? Io Gatto sono… 😛

    lorypersempre, sei un caso da manuale allora!

    Categong, c’è sempre un “Altro” in tutti i moduli. E anche in molti matrimoni, per la verità…

    iosempreio, chi lo sa? Forse è in ordine cronologico 😀

    bellatrix74: il matrimonio è il paradigma del lavoro precario, infatti in genere dura 7 anni di media. Quanto ai moduli, in Italia variano spesso; sicuramente ogni volta che cambia l’allenatore della Nazionale: ad esempio Bearzot usava il modulo 4-4-2 mentre Sacchi preferiva il 4-3-3.

    tittitattatuttu, non so come tradurre Casalingua Disperata in Disperat’ausuàivs…

    pietroatzeni, le società cambiano sempre più in fretta dei soci…

    asileday, come la giri la giri: c’è poco da ridere…

    limortacci, dovrei governare il Belpaese?
    In teoria, visto che la maggior parte dei governi va avanti a colpi di fiducia e Galbani vuol dire fiducia, il Belpaese dovrebbe essere benissimo in grado di governarsi da solo. Potrei candidarmi a governare il Settecolli Vergaro, diventando così sindaco di Roma…

  6. bhe certo i casi previsti sono limitati. la differenza sta nel fatto che casalinga si pensa che sia una sistemazione definitiva e disoccupato/a in attesa di trovare occupazione.
    Invece quello che mi domando io e’ : “se danno uno stipendio alle casalinghe, le impiegate na hanno diritto? che fanno vengono a vedere se e come pulisco/ riassetto/ lavo/ stiro/ cucino?”
    ps. Dietro una grande donna c’e’ sempre un grande uomo
    ciao, Paola

  7. Ti spiego: nel modulo è insita la tragica realtà. Se una donna è a casa non è disoccupata, già che c’è fa la casalinga. Se un uomo è a casa non è casalingo perchè a casa fa tutto la moglie o mammà, anche se queste lavorano. Quindi, semmai, viene da chiedersi il perchè sia possibile l’opzione disoccupata per la donna. Inoltre sarebbe bene dare alla donna la possibilità della doppia o tripla opzione e cioè occupata, casalinga, mamma e tenutaria di marito e/o figli nullafacenti ehm… disoccupati!

  8. Arretratezza sociologica!Urge rinnovamento! Ma nel frattempo eccoci servita la Messa in latino per recuperare (!) il tempo perduto…Altro che Proust!

  9. domanda che non so se hanno gia fatto in un precedente commento:
    donne come me o mia madre che lavorano e pensano alla casa…
    quante caselle devono marcare?
    due?
    una?
    altro?

  10. quoto romins e purtroppo anche la fasti:se si comincia a pensare a tutte le cose che fa una donna in una giornata ci vorrebbero due tre foglietti zeppizeppi…….rispondere alle catsate che scrivi che casella devo barrare?

  11. Ti sposi? 🙂

    Puoi anche metterla così: siccome nella nostra societa’ il lavoro non pagato non e’ lavoro, una casalinga si considera che non fa nulla 🙂

    CloseTheDoor

  12. Personalmente trovo ridicolo che nell’era della pan-informatizzazione, dove ti basta pagare un pacchetto di gomme con la carta di credito che tutti sanno cos’hai comprato, dove, quando e perchè, uno debba diventare matto a correre da un ufficio all’altro per compilare foreste di moduli…

    Ps: Ciao Gatto. Sì, il mese sarebbe già scaduto, ma la signorina Telecom mi ha gentilemnte fatto sapere che, siccome non sanno comunicare da un ufficio all’altro, mi tocca aspettare fino ad Agosto che arrivi un tecnico ad unire 2 fili. Dico io.

  13. Immagino si tratti di luoghi comuni…basta ignorarli…magari aggiungere a penna qualcosa in più…su quel modulo.
    Aggirare i difetti di questo mondo con un certo à plomb….e chi se ne frega!

    Ciao gattone…è tanto che non tornavo qui…ma una visitina la faccio sempre…ciao! 😉

  14. nel questionario non si considera casalinga una donna disoccupata (l’opzione “disoccupata” infatti compare)
    casalinga é evidentemente considerata una donna che ha scelto di esserlo.
    Il che mi pare anche peggio!
    ma vedrai che le cose cambieranno e che la casalinghitudine comparirà anche per gli uomini…

  15. penso che *casalinga* sia effettivamente diverso da *disoccupata*, mi sembra che sia anche in qualche modo “riconosciuto” come lavoro, non conosco i dettagli pero’.
    ci sarebbe comunque da capire perche’ questo privilegio e/o riconoscimento non sia concesso agli ometti.

  16. Verissimo, questa cosa dei moduli è davvero un sintomo della percezione dei ruoli di genere!! Va già bene che ci siano anche altre opzioni oltre “casalinga”, per la donna… -__-

    @seaweeds: stralol!!! X-D

    Chià

  17. ora è talmente difficile che uno dei due si possa permettere di fare il/la casalingo/a..
    e poi in italia tutto ciò che è inadeguato o obsoleto va aggirato! è la regola
    ciao

  18. Anche sulla carta di identità i dati registrati differiscono in base al sesso. Stato civile: per lui, coniugato; per lei, coniugata Cortellesi (si fa per dire).
    Mettiamo che io voglia andare in albergo col mio amante. Il mio amante sarà registrato come coniugato. Parrebbe o potrebbe essere coniugato a me, e tutto filerebbe liscio. Invece no! Perché io risulterei coniugata a qualcuno che di cognome fa Cortellesi. Sarei sputtanata senza pietà. Fedifraga! Concubina! Oddio, una fedifraga potrebbe cercarsi un amante con lo stesso cognome del coniuge.

  19. Ma prima della crisi non c’era un partito che voleva dare lo stipendio alle casalinghe? 10 punti a chi mi sa dire qualcosa. Eppure non era il partito di CETTOLAQUALUNQUE !

Scrivi una risposta a anonimo Cancella risposta